Gianni Elsner, all’anagrafe Giovanni Guido Elsner (Merano, 27 settembre 1940 – Roma, 5 ottobre 2009), è stato un attore, conduttore radiofonico e politico italiano.
Diplomatosi odontotecnico, nel 1965 si trasferì a Roma, dove frequentò l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Alla fine degli anni ’60 partecipa ad una puntata della serie TV “Maigret” con l’indimenticabile Gino Cervi e Andreina Pagnani, nell’episodio La Chiusa. Negli anni successivi lavora come attore nel cinema interpretando ruoli secondari in alcuni film fra i quali “Decameron n. 3” (1971), “Un ufficiale non si arrende mai nemmeno di fronte all’evidenza. Firmato colonnello Buttiglione” (1973), “La polizia interviene: ordine di uccidere” (1975) “Paura in città” (1976), “La polizia attacca.. la malavita risponde” (1977) ed “Il Belpaese” (1977).
Nel 1981 si cimenta nella co-conduzione della trasmissione televisiva “Prossimamente Addetti”, su T.R.E., dove parla delle vicende della Lazio ed è affiancato, per la parte giallorossa, prima dal cantante Gepy e successivamente da Maurizio Catalani.
La sua consacrazione radiofonica, che nel corso degli anni lo renderà popolarissimo, avviene nel 1976 con il suo “esordio” nell’emittente privata romana Radio Luna, dove viene chiamato alla conduzione di un “talk show” e dove rimarrà fino al 1987. Qui nasce la sua trasmissione “Te lo faccio vedere chi sono io”, che prende il nome da una canzone di Piero Ciampi. L’idea di usarla come nome e sigla fu proposta dal giocatore della Lazio Luciano Re Cecconi. Dopo Radio Luna, la sua trentennale conduzione nelle radio dell’etere romano passa per, Mondo Radio, Radio Dimensione Zero, Radio Radio, Radio Serena, Talk Radio, Radio Italia anni 60, fino ad approdare a Radio Sei.
La radio, per tre decenni, con vero successo, è stata l’impegno della sua vita.
Già dai primi anni settanta frequenta l’ambiente della Lazio di cui diviene accanito sostenitore ed una delle voci d’opinione più influenti nel panorama radiofonico romano, molto apprezzato anche dai sostenitori giallorossi. Non mancava mai una gara in casa o in trasferta, che spesso organizzava con i suoi ascoltatori. Numerose le sue prese di posizione a favore e contro la società.
Nel 1992 venne eletto alla Camera dei deputati nella lista “Marco Pannella”. Si iscrive al gruppo misto quasi subito per divergenze sull’utilizzo del rimborso elettorale, devolvendo per intero il suo stipendio da parlamentare alla casa di riposo per artisti di Bologna, Lydia Borelli.
Nel 2007 il sindaco di Roma, Valter Veltroni, lo nomina “Ambasciatore di Roma”, nello spirito di conferire ogni anno un titolo onorifico a personalità illustri che abbiano contribuito a diffondere e promuovere nel mondo l’immagine della città.
Le sue trasmissioni spaziano dallo sport alla letteratura, dal teatro alla politica. Questo suo modo di essere poliedrico lo rendono unico e precursore di quella che poi sarebbe divenuta la ‘talk radio’. Nelle sue trasmissioni la musica serviva solo a riempire gli spazi vuoti. La sua schiettezza e la sua grande generosità era riconosciuta da tutti. Negli anni è riuscito a coinvolgere i suoi ascoltatori nelle sue battaglie per aiutare i più bisognosi. Dalla raccolta fondi per installare i climatizzatori in una casa di riposo, alla storia commovente di ‘Margherita la mamma dei cartoni’, che Gianni ha cercato di convincere a lungo a lasciare la vita da clochard. Altro simbolo della sua attenzione verso il prossimo è la storia di Virginia, ragazza sensibilissima, e del suo ‘Riccardino’, un bambolotto, al quale Gianni invitava i suoi ascoltatori, ogni estate, ad inviare cartoline dai vari luoghi di villeggiatura. Queste sono solamente alcune delle iniziative che, nel corso degli anni, insieme ai suoi ascoltatori, ha portato avanti, perché il suo motto era “gli altri siamo noi!”.
Gianni Elsner, il 5 ottobre del 2009 dopo una lunga malattia, lascia un vuoto incolmabile per tutti coloro che ne conoscevano e apprezzavano le qualità professionali e umane.
E’ proprio da una delle sue iniziative che nel 1988 nasce il progetto delle adozioni a distanza in Paraguay. Gianni facendo visita a suo cugino Padre Attilio Cordioli, missionario dei Redentoristi in Paraguay, si rese conto che i bambini della missione imparavano a scrivere sulla sabbia del fiume battuta con il palmo della mano, ma che bastava un soffio di vento per cancellare il lavoro di ore.
La legge paraguaiana permette l’accesso alle scuole solo a chi ha una divisa ed il materiale scolastico. Fu allora che Gianni decise di fare qualcosa; nacque così l’idea dell’adozione a distanza.
Donando un contributo annuo era possibile acquistare tutto il materiale necessario per permettere ad un bambino di frequentare un intero anno scolastico.
Tornato in Italia, Gianni trovò tra i suoi ascoltatori il sostegno per i primi 50 bambini. Anno dopo anno questo sostegno è cresciuto in maniera costante, tanto che oggi l’associazione che ha preso il suo nome può contare di aver aiutato più di 20.000 bambini.
Si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
Recita in “Decameron – Le più belle donne del Boccaccio”
Altro ruolo minore “La polizia interviene: ordine di uccidere!”
Avvia il progetto adozioni a distanza in paraguay, che nel corso degli anni, prenderà il nome
Associazione Gianni Elsner
Viene eletto alla Camera dei Deputati, ma si iscrive al gruppo misto, quasi subito, per divergenze sull’utilizzo dello stipendio da deputato che devolve integralmente alla casa di riposo per artisti Lyda Borelli di Bologna
Altro ruolo minore “La polizia interviene: ordine di uccidere!”
Viene eletto alla Camera dei Deputati
L'associazione nasce da un Progetto avviato nel lontano 1988 da Gianni Elsner
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